Questa storia qua
- 2011
- Musicale
- 79 min
Trama
Ora tutto assume un sapore diverso: le parole delle canzoni, la sua filosofia di vita, la nostalgia per il paese dov'è nato e dove torna, il diario quotidiano su Facebook. I medici hanno imposto uno stop di due mesi a Vasco Rossi e lui ha cancellato i concerti e non andrà alla Mostra del cinema di Venezia. Era una delle star più attese col bel documentario Questa storia qua di Sibylle Righetti e Alessandro Paris, evento speciale al Lido il 5 settembre (e in 200 cinema italiani in contemporanea) e Vasco ci teneva moltissimo. Per questo sta preparando un videomessaggio, per essere comunque alla Mostra e oggi esce il singolo I soliti scritto per il film ("Noi siamo quelli delle illusioni, delle grandi passioni. Noi siamo quelli che vedete qui"). Il ritratto di Vasco che viene fuori dal documentario (prodotto da Francesca Cima e Nicola Giuliano uscirà nelle sale il 7 distribuito da Lucky red), costruito con materiale di repertorio, interviste, filmini privati, e la voce narrante del Blasco, non è né un monumento né un santino. Piuttosto la fotografia di un'epoca, un "come eravamo" in cui qualche amico si è perso, il momento più atroce la morte del chitarrista Massimo Riva, stroncato da un'overdose. "Per capire Vasco devi tornare alle radici, a Zocca- spiega la regista Sibylle Righetti, figlia dello psichiatra Angelo Righetti, amico storico di Vasco - il suo paese, dove tutto è cominciato, il luogo degli affetti, che è anche il mio perché è il paese di papà. Quando senti parlare Ivana Lenzi la tata, capisci che Vasco, figlio unico, è cresciuto tra le donne che fanno i tortellini sotto la sua foto. Zocca è sempre stato un paese anarchico, lo definirei più tribale che globale, c'è una conservazione dell'aspetto comunitario, infatti all'inizio c'era grande diffidenza nei confronti del mondo rock di Vasco. Ma anche Zocca ha subito cambiamenti, dieci morti per eroina in un paese piccolo sono tanti".