Il Cile di Guzmán. 50 ANNI DAL GOLPE CILENO
- Dal 12 al 16 settembre, ore 10.30, Anteo Palazzo del Cinema
Il regista: Patricio Guzmán è nato nel 1941 a Santiago del Cile. Ha studiato alla Official School of Film Art di Madrid. Ha dedicato la sua carriera alla regia di documentari. I suoi film sono stati proiettati nei Festival di Cinema più importanti del mondo, ricevendo riconoscimenti internazionali. Dal 1972 al 1979 ha diretto La Battaglia del Cile, una trilogia di 5 ore sul governo di Salvador Allende e sulla sua caduta. Il periodico americano CINEASTE lo ha descritto come “uno dei dieci migliori film di politica nel mondo”. Dopo il golpe di Pinochet, Guzmán è stato arrestato ed ha trascorso due settimane nello stadio nazionale, dove è stato sottoposto diverse volte a finte esecuzioni. Nel 1973 ha lasciato il Cile per trasferirsi a Cuba, successivamente in Spagna e Francia, continuando a dedicare i suoi film alla sua patria ed alla sua storia.
Il programma:
Martedì 12 settembre, ore 10.30, SALVADOR ALLENDE
IL FILM: La storia del Cile e del suo importante presidente storico, partendo dall’11 settembre 1973, giorno in cui l’uomo perse la vita nel palazzo della Moneda, bombardato dall'aviazione militare guidata da Augusto Pinochet. La politica Allende, che più di ogni altro aveva inseguito il sogno della democrazia, fino a quel tragico giorno, a cui seguirono 17 anni di repressioni che segnarono indelebilmente il futuro di quel paese.
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Mercoledì 13 settembre, ore 10.30, NOSTALGIA DELLA LUCE
IL FILM: Nel deserto di Atacama, in Cile, sono installati i telescopi più potenti del mondo. Mentre gli scienziati esplorano le immensità del cielo, gli archeologi sondano il terreno alla ricerca delle tracce delle popolazioni precolombiane. Tra gli uni e gli altri si aggira un terzo fronte di ricerca: i parenti dei desaparecidos massacrati sotto il regime di Pinochet, a caccia dei
resti dei loro cari.
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Giovedì 14 settembre, ore 10.30, LA MEMORIA DELL'ACQUA
IL FILM: Un bottone di madreperla incrostato nella ruggine di una rotaia in fondo al mare: è una traccia dei desaparecidos di Villa Grimaldi a Santiago, il grande centro cileno di detenzione e tortura sotto la dittatura di Pinochet. Un fiume che scorre e il tintinnio delle cascate: è la canzone dell’acqua alla base della cultura dei Selknams, popolazione nativa sudamericana trucidata dai colonizzatori. Due massacri, e la memoria dell’acqua: sono le chiavi narrative per raccontare la storia di un Paese e delle sue ferite ancora aperte, per percorrere il Cile e la sua bellezza, il Cile e la sua violenza.
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Venerdì 15 settembre, ore 10.30, LA CORDIGLIERA DEI SOGNI
IL FILM: L’esplorazione del territorio va di pari passo con l’esplorazione della storia, per svelare l’anima più profonda del Cile. Le alte cime della Cordigliera si caricano di una moltitudine di significati simbolici, spesso contraddittori, stratificati come la roccia. La poesia visiva del paesaggio si sovrappone alle testimonianze dei cittadini cileni, che rivivono i loro ricordi della dittatura di Pinochet. Una nostalgia, un senso di frustrazione schiacciante che non affligge solo il popolo cileno ma anche la sua Cordigliera, le voci umane si fondono con quella silente della roccia.
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Sabato 16 settembre, ore 10.30, MI PAÍS IMAGINARIO
IL FILM: Ottobre 2019: una rivoluzione inaspettata, un tumulto sociale esplode per le strade di Santiago chiedendo più democrazia, un sistema educativo e sanitario migliori, una vita migliore, e una nuova Costituzione. Con una prospettiva tutta la femminile, manifestanti, giornaliste, psicologhe, artiste, dottoresse, politologhe esperte e giovani politiche delle nuova leva ci accompagnano nella protesta e nella violentissima repressione fino all'assemblea costituente per la riscrittura della costituzione nazionale.