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Alcuni dei migliori film indipendenti italiani degli ultimi anni

  • I film indipendenti sono una tendenza che sta guadagnando sempre più terreno nell'industria cinematografica italiana. Scopri cosa sono e alcuni esempi di titoli diventati famosi negli ultimi anni!

Negli ultimi anni, nell'industria cinematografica si sta affermando sempre più una tendenza che risponde a una necessità di espressione artistica: stiamo parlando dei film indipendenti, ossia quelle pellicole che sfuggono alle logiche commerciali delle grandi produzioni.

Che cos’è quindi un film indipendente? Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, un film indipendente si distingue da qualsiasi altro film principalmente per il modo in cui viene prodotto e distribuito. Questi film, infatti, sono opere realizzate al di fuori dei grandi studi di produzione cinematografica, spesso con budget limitati e con un controllo creativo maggiore da parte dei registi. Proprio per questo, i film indipendenti sono spesso il risultato di una forte visione artistica, svincolata dalle logiche di mercato che influenzano le grandi produzioni. Le tematiche trattate sono originali e spesso controverse, i personaggi complessi e le narrazioni non convenzionali. I film indipendenti puntano a sperimentare, dando voce a storie e prospettive che, in genere, faticano a trovare spazio.

Per farvi capire al meglio di cosa stiamo parlando, ecco una lista di film indipendenti italiani realizzati negli ultimi anni da registi emergenti, che hanno portato una ventata di freschezza e innovazione al panorama cinematografico italiano.

 

A Chiara (2021) di Jonas Carpignano

Jonas Carpignano, uno dei registi indipendenti più conosciuti della scena italiana, ci regala con A Chiara una pellicola intensa e profonda. Ambientato a Gioia Tauro, in Reggio Calabria, il film segue la storia di Chiara, una ragazza di 15 anni che scopre che la sua famiglia è coinvolta nella 'ndrangheta. Questa scoperta cambia per sempre il modo in cui Chiara vede il mondo e le persone che ama. La forza del film risiede nella rappresentazione realistica della vita in Calabria e nella straordinaria interpretazione della giovane Swamy Rotolo, premiata con il David di Donatello come Miglior Attrice Protagonista. In A Chiara, Carpignano utilizza uno stile semi-documentaristico che avvolge lo spettatore in un'atmosfera autentica e coinvolgente.

 

 

L'arminuta (2021) di Giuseppe Bonito

Adattamento dell’omonimo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, L’arminuta racconta la storia di una ragazzina che, negli anni Settanta, viene improvvisamente restituita alla famiglia biologica dopo aver vissuto per anni con i genitori adottivi. Il titolo, che in dialetto abruzzese significa "la ritornata", sottolinea il tema del ritorno a un mondo sconosciuto e difficile. Il film esplora temi universali come l’identità, l’abbandono e il senso di appartenenza, con una regia delicata e interpretazioni toccanti.

 

 

Primadonna (2022) di Marta Savina

Esordio alla regia per Marta Savina, Primadonna è un racconto potente e commovente ispirato alla storia vera di Lia Crimi, una giovane siciliana pronta a sfidare le convenzioni della società degli anni Sessanta. Dopo esser stata rapita e violentata, Lia intraprende una lotta personale per ottenere giustizia, che la porta in tribunale a combattere contro una legge che tutela lo stupro, mettendo in discussione il ruolo della donna in una comunità profondamente patriarcale. Il film colpisce per la forza narrativa e l'impegno sociale, dimostrando come il cinema possa essere un veicolo di denuncia e cambiamento.

 

 

Margini (2022) - Niccolò Falsetti

Con uno sguardo fresco e ironico, Margini racconta la storia di tre ragazzi di provincia che lottano per far emergere la loro band punk. Ambientato a Grosseto, il film esplora le difficoltà di chi vive lontano dai grandi centri culturali e sogna di fare musica. Il tono leggero e sincero, unito a una regia dinamica e a dialoghi brillanti, rende il film un ritratto autentico della passione giovanile e della lotta per realizzare i propri sogni.

 

 

Settembre (2022) - Giulia Steigerwalt

Settembre è un racconto intimo e poetico, che intreccia le vite di diversi personaggi, tutti alle prese con la ricerca di senso e cambiamento. Anna Steigerwalt dipinge con sensibilità i piccoli momenti di svolta che segnano il destino delle persone, creando un film che colpisce per la sua dolce malinconia e per la sua rappresentazione sincera delle emozioni umane.

 

Una femmina (2022) e Familia (2023)- Francesco Costabile

Francesco Costabile debutta alla regia con Una femmina, un film intenso che esplora la condizione femminile nel contesto della 'ndrangheta calabrese. La protagonista, Rosa, è una giovane donna che decide di opporsi alla cultura patriarcale e violenta della sua famiglia. Il film è un viaggio di emancipazione personale e sociale, raccontato con una forza visiva straordinaria e una colonna sonora che amplifica l'impatto emotivo della narrazione. In Una femmina, Costabile dimostra un talento raro nel bilanciare impegno sociale e profondità emotiva.

 

 

Familia, invece, è una storia di violenza domestica tratta dal romanzo Non sarà sempre così di Luigi Celeste. Si tratta del secondo film di Francesco Costabile, realizzato in modo volutamente disturbante. Parla di Licia, una donna che vive di lavoro e dei suoi figli. Il marito Franco Celeste è appena uscito di prigione ed è un uomo violento e imprevedibile che, nonostante i vari tentativi di denuncia e allontanamento, continua a minare la serenità di Licia e dei due figli.  Attraverso una regia attenta ai dettagli e una sceneggiatura ben costruita, con Familia Francesco Costabile ci regala un'opera profonda, che indaga le dinamiche più intime e dolorose di una famiglia altamente disfunzionale.

 

Patagonia (2023) - Simone Bozzelli

Patagonia è la prima regia di Simone Bozzelli, già autore di corti di successo, e racconta il viaggio di due ragazzi, Yuri e Agostino, alla ricerca di un futuro migliore. Il film esplora nel profondo il desiderio di fuga da una realtà opprimente e la voglia di riscatto personale. Il tutto è arricchito da una fotografia ipnotica e da una colonna sonora vibrante. In Patagonia, Simone Bozzelli ha dato vita a un racconto autentico e carico di emozione, mettendo in luce le fragilità e i sogni di una generazione alla ricerca di una via d'uscita.

 

Disco Boy (2023) - Giacomo Abbruzzese

Disco Boy segue la storia di un giovane bielorusso, Aleksei, che si arruola nella Legione Straniera, per sfuggire a un destino di povertà e ottenere la cittadinanza francese. Il film si distingue per un grande e innovativo stile visivo, oltre che per una narrazione frammentata e allucinatoria, che riflette le tensioni tra identità, migrazione e guerra. Giacomo Abbruzzese ha dato vita a un racconto potente che si muove tra sogno e realtà, esplorando i limiti della sopravvivenza e del sacrificio.

 

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