Tre giovani ragazzi pervasi da una grande voglia di fare, di costruire e di rendersi autonomi e indipendenti rilevano una sala cinematografica da cinquecento posti in via Milazzo 9. La chiamano Anteo MusiCineTeatro proprio perché non è esclusivamente un cinema, ma uno spazio polivalente, comprensivo di palco e sala video. Fin da subito, Lionello Cerri, Maurizio Ballabio e Raimondo Paci intuiscono lo spirito culturale degli anni e precorrono i tempi.
il periodo della svolta, dato dalla programmazione di film d’essai in prima visione in lingua originale e sottotitolati in italiano. Questo periodo epocale inizia con la proiezione di The Kids Are Alright, seguita da Radio On e Alice nelle città, per poi continuare con il nuovo cinema tedesco e e il cinema europeo. Anteo nasce da qui. Da questo embrione nasce ciò che Anteo è ancora oggi: un cinema con un’offerta di qualità, allora alternativa, quasi borderline.
Anteo non è mai rimasto uguale a se stesso, ma è cambiato con il suo tempo. Ha sempre creato una “situazione”: non bastava inseguire il sogno – e il mito – di fare cultura. Bisognava partire dal pubblico, dalla sua fidelizzazione. Fin dagli inizi Anteo crea una situazione di contatto, di rapporto diretto con gli spettatori.
L’offerta di Anteo, nel corso degli anni, muta come mutano i mezzi e i meccanismi propri di questo settore. Anteo parte dal pubblico per creare e arredare uno spazio culturale. Per andare alla ricerca di nuovo pubblico, è necessario essere contemporanei.
Passaggio a tre schermi. Oltre alla varietà dell’offerta cinematografica, Anteo crea uno spazio polifunzionale, costruendo accanto alle sale il ristorante al posto del palcoscenico e la libreria al posto della sala video. Diventa uno spazio da vivere a 360 gradi e la proposta si affina.
Aggiunta del quarto schermo. Nasce la Sala Cinquanta, oggi Sala De Amicis, la sua particolarità consiste nell’utilizzo di poltrone biposto e divanetti
Nasce Anteo Palazzo del Cinema che vede il passaggio da 4 a 11 sale che si sviluppano su 4 piani per un totale di circa 5.500 metri quadrati. Anteo Palazzo del Cinema è in continua evoluzione, ma risponde a quel disegno nato nel maggio del 1979. Anteo Palazzo del Cinema è un luogo di incontro dal forte valore sociale aperto dalle 10 del mattino all’una di notte. È un luogo dove il pubblico può accedere indipendentemente dall’offerta cinematografica, per parlare di cinema e non solo, per leggere un libro o per mangiare, per vedere un film on-demand o per partecipare ad un corso sui mestieri del cinema.
Da un punto di vista architettonico…
Il programma di ampliamento e trasformazione del cinema Anteo ipotizzato dall’Architetto Cesare Serrato con la collaborazione dell’Architetto Riccardo Rocco, prevedeva la creazione di due nuove sale cinematografiche da affiancare alla sala esistente (ex teatro dotato di palco e torre scenica), di uno spazio dedicato alla ristorazione e di una libreria legata al mondo di cinema: il tutto a formare un nuovo luogo in grado di fornire un servizio complessivo allo spettatore visitatore. Il recupero funzionale di una vasca di decantazione per l’acqua potabile risalente agli anni trenta, adiacente alla sala originale, costituisce il punto di partenza per il progetto. In questo grande ambiente le strutture delle nuove sale duecento e cento sono state create ex novo dedicando particolare attenzione alla resa acustica e visiva. Questo aspetto ha influito in modo determinante sulla morfologia degli spazi e sulla scelta dei materiali per l’allestimento. Con la stessa ottica è stato eseguito l’intervento di trasformazione della sala teatrale originale (sala Quattrocento): la modifica della sezione di calpestio della platea e della balconata superiore hanno assicurato una migliore qualità della visione; negli spazi del palcoscenico e della sovrastante torre scenica è stato ricavato l’ambiente del ristorante. Nell’intercapedine tra la vecchia vasca e i locali del teatro è stato creato il nuovo sistema distributivo che collega l’atrio originale (ingresso, biglietteria e bar) con le nuove sale. Adiacente all’atrio e sul fronte strada è stata allestita la libreria rendendola in questo modo accessibile sia dall’esterno che dall’interno della struttura cinematografica. La pensilina esistente sul fronte strada è stata ampliata e trasformata nei materiali così da renderla riparo per il servizio di biglietteria, svolto completamente all’esterno, ed al tempo stesso segno di forte riconoscibilità a livello urbano. Nell’allestimento e nella decorazione degli ambienti ci si è posti come obiettivo quello di creare un luogo accogliente e famigliare in cui l’atmosfera fosse creata dalla presenza e dal movimento stesso del pubblico. Scartata quindi a priori ogni soluzione ipertecnologica o monumentale la scelta si è orientata su materiali e colori caldi e un sistema di decorazione strettamente funzionale così da integrarsi con la preesistenza.
Da un punto di vista architettonico…
L’intervento dell’Architetto Riccardo Rocco e del suo studio è consistito nella ristrutturazione e adeguamento degli spazi del cinema Anteo, del Comando di Polizia Locale e degli uffici ad essa legati conseguente la nuova suddivisione dell’immobile comunale in via Milazzo 9 / piazza XXV aprile 8 Con la nuova configurazione gli spazi che erano utilizzati dalla Civica Scuola Media Manzoni sono stati ridistribuiti al cinema multisala e al Comando di Polizia Locale. Per quanto riguarda la parte assegnata al Comando di Polizia Locale si è intervenuti con un adeguamento dei nuovi locali annessi e di alcuni preesistenti, nonché di alcuni collegamenti verticali. La porzione del complesso assegnata ad Anteo ha visto all’esterno la realizzazione di una pensilina a protezione dell’ingresso principale che guida l’occhio dell’utente verso i locali del cinema, l’atrio di ingresso è divenuto quasi uno spazio esterno coperto e quattro finestre su via Milazzo sono state trasformate in altrettante porte di accesso all’edificio. Lungo via Milazzo è stato inoltre realizzato un bow-window costituito da struttura metallica e vetro; il disegno ha ripreso la facciata esistente: il vetro è trasparente in corrispondenza delle aperture esistenti incorniciate da una lamiera disegnata come le cornici di pietra esistenti, e traslucido nelle altre porzioni del serramento. Nella parte centrale la chiusura in vetro e metallo trova proseguimento nel dehor del caffè letterario La pensilina protegge la scala. La passerella fornisce un’immagine nuova all’intervento, proprio in corrispondenza dell’ingresso, integrando il dehor del caffè letterario E’ stata rivista la distribuzione all’interno dell’edificio con l’installazione di due nuovi ascensori che garantiscono l’accesso a tutti i piani. Per soddisfare i requisiti di sicurezza sono state installate cinque scale di sicurezza metalliche. Lo spazio ristorante al piano terra è stato ampliato con un locale birreria al piano seminterrato da cui si accede ad un raccolto cortile interno piantumato, delimitato dal contiguo complesso di S. Maria Incoronata (risalente alla metà del XV secolo) Il secondo piano è stato completamente riconfigurato, sostituendo gli uffici della Polizia Locale con i nuovi uffici per il personale del cinema Anteo oltre a due salette dedicate: la sala on demand (dove poter rivedere privatamente i film) e la prima sala ristorante in Italia (in cui poter consumare un pasto durante la proiezione del film, comodamente seduto in poltrona) Al terzo piano si è ricavata l’ampia sala Astra (con sistema audio ATMOS) due sale lettura, la saletta corsi e la nursery. Complessivamente il Palazzo del Cinema presenta: 9 sale cinematografiche tradizionali, 1 sala cine-ristorante, 1 ristorante con cortile, 1 caffè letterario, 2 sale lettura, 1 sala corsi, la nursery.